Lo Studio si avvale, su richiesta, della collaborazione di un consulente filosofico ed esperto/facilitatore in mindfulness, qualora il suo intervento possa essere ritenuto utile ai fini del benessere complessivo del paziente.
Ma cosa sono la consulenza filosofica e la mindfulness?
- La consulenza filosofica è una disciplina nata in Germania agli inizi degli anni ’80 e rapidamente diffusasi in tutto il mondo, in particolar modo in America del Nord. Nasce come dialogo filosofico sui temi di natura esistenziale che a volte costituiscono dei blocchi difficilmente superabili, senza una previa chiarificazione di base e senza un cambio di prospettiva. Il consulente filosofico non è uno psicologo né il suo intervento sostituisce quello dello psicoterapeuta. Può, però, essere complementare a quest’ultimo e aiutare il soggetto in difficoltà ad affrontare i suoi problemi inquadrandoli da un’angolatura diversa. In tal modo, lavorando sui metodi e sulle idee, è possibile intravvedere delle alternative che precedentemente non si riusciva a scorgere. Il consulente filosofico non fornisce delle soluzioni, ma accompagna l’interlocutore alla individuazione delle proprie risposte. Oggi, alla consulenza filosofica individuale si è ormai affiancata la consulenza di gruppo, nella quale il dialogo si svolge tra tutti i soggetti del gruppo che si confrontano su temi che ritengono importanti per la loro vita. In tal modo, il gruppo si configura come una vera e propria comunità di ricerca filosofica, nella quale ognuno sostiene ed è sostenuto da chi gli sta accanto.
- Il termine “mindfulness” significa “consapevolezza” o, detto in altri termini, essere pienamente consapevoli di quello che sta accadendo nel momento presente. Questo vuol dire calarsi nell’istante presente e, conseguentemente, avere l’opportunità di condurre una vita migliore. La mindfulness affonda le sue radici nelle pratiche meditative orientali, ma può essere praticata da chiunque a prescindere dalla cultura di appartenenza. Praticare la mindfulness equivale a saper prestare attenzione a noi stessi, agli altri e al mondo che ci circonda. Per contro, la mancanza di consapevolezza si traduce
- in una vita sprecata;
- nel perdere informazioni, esperienze e occasioni importanti;
- nell’incapacità di mettere a frutto il nostro reale potenziale;
- nel comunicare superficialmente;
- nell’essere maggiormente soggetti a infortuni, incidenti e incomprensioni;
- in una vita infelice e maggiormente esposta allo stress e ai relativi problemi psicologici, con tutto ciò che questo comporta sul piano fisico e mentale.